Linea guida dei terzi

Chi si avvicina al mondo della fotografia, e di qualsiasi arte grafica, prima o poi incontra (o si scontra), con la regola dei terzi. Tutti ne parlano come se fosse una regola fissa e ferrea. Più o meno. Preferisco chiamarla linea guida, che lascia libertà nel decidere di usarla o meno. Tuttavia 99 volte su 100 una foto è migliore se segue tale linea guida. Di che cosa si tratta?

La linea guida dei terzi fu coniata da John Thomas Smith, cui citando il Du Fresnoy di Sir Joshua Reynolds, scrisse nel suo Remarks on Rural scenery che

[…] nel connettere o nel rompere le varie linee di una immagine (n.d.a. si riferisce alla pittura, ma la fotografia può essere una forma di pittura), una buona regola da seguire sarebbe, in generale, seguire uno schema di proporzioni simili; per esempio, nel disegno di un paesaggio, determinare il cielo a circa due terzi; oppure a circa un terzo, cosicché gli oggetti materiali possano occupare gli altri due. Di nuovo due terzi di un elemento (come l’acqua) ed un terzo di un altro elemento (come la terra); e poi insieme dovrebbero fare un terzo dell’immagine, cui gli altri due terzi andranno per il cielo e le prospettive aree. Questa regola (n.d.a. linea guida), si può applicare anche nel rompere la lunghezza di un muro, o qualsiasi altra linea continuativa troppo lunga che può essere necessario spezzare sia incrociandola o nascondendola con altri oggetti. In breve, nell’applicare questa invenzione, parlando in generale, od in qualsiasi altro caso, sia di luce, di ombre, di forme, o di colori, ho trovato questa proporzione di circa due terzi ad uno, o di uno a due, una migliore e più armoniosa proporzione rispetto alla precisa e formale metà, quella più estesa quattro quinti, e in breve, di qualsiasi altra proporzione.

Dunque la linea guida dei terzi prevede la divisione della cornice fotografica in tre parti uguali sia nel senso orizzontale che nel senso verticale, come mostrato nella figura di seguito, affinché ci aiuti a creare delle immagini ben proporzionate ed esteticamente belle.

terzi

Tuttavia questa regola, riscoperta alla fine del XVIII secolo, è una derivazione della più famosa, e ben più antica proporzione aurea. Questa proporzione era usata intensivamente dagli artisti greci e tutti noi siamo meravigliati delle opere così naturali. Questo perché seguono la proporzione aurea.

Prendiamo come esempio un paesaggio, in modo da avere una linea ben netta dell’orizzonte. Chi fa foto senza pensarci su spesso pone la linea dell’orizzonte nel bel mezzo della foto, pensando di fare bene. Purtroppo non è così.

centro

Un’ottima analogia per “costringerci” ad usare la linea guida dei terzi è quella del risultato sportivo. Non ha importanza quale squadra tifate, o che sport seguite maggiormente. Ciò che soddisfa tutti è un risultato netto, che faccia capire chi sia la squadra vincitrice e quella perdente. I pareggi non piacciono a nessuno, e nemmeno nella fotografia sono graditi.

Per lo sport contano sacrificio, fatica, bravura, ed anche un pizzico di fortuna a volte, ma per la fotografia è sufficiente muovere leggermente la fotocamera: sicuramente non è così stancante! Muovendo infatti la fotocamera, utilizzando ancora l’esempio del paesaggio, si può accostare la linea dell’orizzonte su una delle linee dei terzi orizzontali. Decidiamo noi un vincitore, sia esso il cielo, o la terra, in base a ciò che ci colpisce di più e cosa vogliamo trasmettere a coloro che guarderanno la nostra foto.

sopra

sotto

La linea guida dei terzi ci viene in aiuto anche quando vogliamo fotografare delle persone. Indipendentemente dall’orientazione (scattare in verticale od orizzontale), si deve stare attenti a dove porre il nostro soggetto. Indicativamente si deve porre su una linea, possibilmente mantenendo l’occhio più vicino a noi sull’intersezione di due linee. Oppure più semplicemente che se poniamo il nostro soggetto su una linea verticale, gli occhi dovranno disporsi su una linea orizzontale, come in figura. Viceversa se si scatta in verticale.

Come le persone, anche agli oggetti si può applicare questa linea guida. Ponendoli infatti nell’intersezione delle linee dei terzi, la nostra foto sarà molto più esteticamente attraente e l’occhio non si stancherà ad osservarla poiché prova piacere.

matteo

puccio

Questa è una linea guida che vale davvero la pena conoscere e padroneggiare. Solo quando si sarà pienamente capita questa linea guida, si può cominciare a sperimentare cose nuove, come per esempio rompere questa linea guida e trovare un proprio stile, che ci caratterizza.

Lasciate pure un commento se non vi è chiara qualche cosa, altrimenti se vi è stato utile per favore mettete mi piace e condividetelo in modo che altre persone possano usufruirne!


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