Festa di San Giuseppe 2016

In tutto il meridione d’Italia, ed in generale nel bacino del Mediterraneo, la figura di San Giuseppe è particolarmente amata dalla popolazione. Al padre putativo di Gesù è riservata la giornata del 19 marzo, che da sempre cade nel periodo della Quaresima, ed a ridosso dell’equinozio di primavera. L’evento riveste dunque un’elevata importanza, anche se parte dei riti arcaici per l’equinozio di primavera sono stati gran parte trasferitti alle celebrazioni pasquali, con il Cristo che risorge in concomitanza della natura.

Per San Giuseppe sono rimasti quei riti che riguardano il fuoco. Famose sono le “Vampe” di San Giuseppe, diffuse in particolare nel palermitano, o come le Fallas spagnole, che potremmo definire cugine delle nostre “Vampe”, le quali giungono al culmine peroprio il 19 marzo.

Probabilmente di natura più recente (giusto qualche secolo fa) sono le tradizioni culinarie. I quaranta giorni di digiuno erano troppo lunghi da sopportare per delle popolazioni già malnutrite e che sicuramente non avevano l’abbondanza di viveri di cui godiamo oggi. Pertanto la festa di San Giuseppe fu l’occasione buona per dare sfogo alle più succulente pietanze, pur rimanendo fedeli alla tradizione di non mangiare la carne. Ed ecco allora la pasta con le sarde, tipica del periodo per via del nuovo pescato e del finocchietto selvatico che rigoglioso cresce sui pendii, insieme ai più svariati dolci, dalle zeppole alle sfinci, se siete meridionali continentali o meridionali isolani. Le prime un po’ più raffinate (continentali appunto), mentre le seconde hanno una forma non perfetta. Per il loro ripieno si usa la ricotta di pecora, un altro alimento abbondante in questa stagione, oggi arricchita con canditi e spezie.

Un’altra usanza sono le tavolate e gli altari di pane. In un tempo in cui si possedevano poche ricchezze materiali, si aveva un forte senso di comunità, ed in occasione della festa si organizzavano delle tavolate a cui tutti, soprattutto i meno abbienti, potevano cibarsi e festeggiare la nuova stagione, come un nuovo anno. I più estrosi poi sono tutt’oggi impegnati a creare le più articolate forme di pane per rendere grazie a San Giuseppe.

Tutto questo si condensa nella festa di San Giuseppe anche a Caltabellotta. Qui i devoti del Santo sono riuniti ufficialmente nel rettorato, ed ogni anno autotassandosi realizzano la festa che coinvolge tutto il paese.

Di seguito il video e le foto dell’edizione di quest’anno.


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