Non ha importanza se scattate foto, registrate audio e/o video con il cellulare, la reflex, la videocamera o registratore audio dedicato: i vostri file sono preziosi e tali vanno trattati. Spesso è una cosa che sottovalutiamo, fino a quando non ci verifichiamo la definizione di backup, che era quella cosa che doveva essere fatta prima. Come gestire dunque i nostri file?
Iniziamo dalla fotocamera o videocamera. Una volta finito di utilizzarla, estraiamo la nostra scheda di memoria e colleghiamola al computer attraverso un lettore dedicato o quello incorporato nel computer stesso. Trasferiamo i file sul computer ed allo stesso momento facciamone una copia su un disco esterno. Finito il trasferimento avremo i nostri file presenti su tre supporti diversi: la scheda di memoria, il computer, ed il disco esterno. Personalmente non elimino i file sulla scheda di memoria immediatamente dopo il trasferimento, ma solo poco prima del prossimo utilizzo. In questo modo ho una tripla ridondanza e sono al sicuro. Inoltre non eliminate mai singoli file sulla scheda di memoria dalla fotocamera. Essa infatti è solo in grado di scattare foto e registrare filmati, scrivere i file e formattare. Tutte le altre funzioni possono causare dei danni irreversibili, poiché non ha le stesse potenzialità dei computer nel maneggiare i file. Più avanti vi parlerò della mia soluzione e la mia personale esperienza.
Soprattutto se si tratta di foto, è bene produrre degli oggetti fisici, ciò delle stampe delle nostre foto migliori. Almeno avremo sempre una copia che sicuramente si salverà nei decenni. I supporti digitali, infatti, seppur straordinariamente resistenti, prima o poi faranno cilecca, e ci lasceranno con il nulla. È buona norma, dunque, avere almeno tre copie sicure dei nostri file, e non lasciatevi intimorire dai prezzi degli hard-disk, che oggi sono molto capienti e molto economici, quindi non ci sono affatto scuse per non essere al sicuro.
Dei nostri file dovremmo avere almeno tre copie. Non disquisirò sulla metodologia di immagazzinamento, cioè in RAID0, RAID1, od altro. Ciò dipende ovviamente dal vostro tetto di spesa, dall’importanza dei vostri file, e dallo spazio che avete a disposizione. Cose che io non so dirvi e che sta a voi decidere. La prima delle copie dei nostri file è quella con cui lavoriamo direttamente, cioè che sfruttiamo per lo sviluppo od il montaggio, che modifichiamo agevolmente. Essa dovrebbe essere in un disco collegato direttamente al computer ed accessibile da esso.
La seconda copia dei file dobbiamo averla sempre a disposizione nel luogo in cui si trova il computer. Se per sfortuna dei file non possono essere accessibili nella prima copia, e servono immediatamente, possiamo in brevissimo tempo collegare il secondo disco e mappare il nuovo percorso da cui il computer leggerà il file.
La terza copia dei file va invece conservata in un luogo diverso, e lontano, da dove si trovano le prime due copie. Ciò va a prevenire degli incovenienti ancora più gravi del semplice file corrotto o disco non leggibile: cioè il furto od un incendio od il danneggiamento a causa di eventi non prevedibili, come possono esserlo i disastri naturali. Nella lontana, ma comunque presente, possibilità che questi casi avvengano, voi avrete comunque tutti i vostri file e potrete continuare a condividerli ed utilizzarli.
Infine è bene acquistare supporti di memoria validi, da marche ben conosciute, ed evitare quelle schede di memoria che sono fin troppo economiche. Un dilemma può essere se usare schede di memoria di piccola o grande capienza. Questo dipenderà dal vostro utilizzo: tenete bene in mente che riempire completamente il supporto di memoria più volte, può facilitare la corruzione dei file. Se è vero che avere più schede di memoria più piccole mitiga l’eventuale danno a solo pochi file, è anche vero che si aumenta il rischio di avere tale inconveniente. Se scattate o fimate molto, allora preferite schede di memoria molto più capienti, dai 32Gb in su.
Questo mio atteggiamento nei confronti della gestione dei file è sorto dopo dei problemi che hanno riguardato le mie schede di memoria e soprattutto i file video. Le foto, generalmente, hanno più probabilità di essere recuperate con i software di recupero per schede di memoria, ma i video, essendo molto più immagini al secondo più una traccia audio, è pressoché impossibile. La mia disavventura ha inizio alla fine del marzo 2016, quando lo stesso giorno, due schede di memoria SanDisk Extreme 32Gb non mi fanno più vedere i video che avevo fortunatamente già salvato sul computer. Sospettando che fossero le schede di memoria, me le faccio sostituire con altre due schede uguali. Passano circa tre mesi, e le nuove schede sembravano funzionare perfettamente. Quando, registrando un documentario, da una scheda di memoria si ripete il problema, questa volta prima che potessi salvare i video. Entrai praticamente nel panico, oltre ad essere piuttosto adirato. Riuscii a recuperare le foto, ma la consolazione fu poca. Essendo in garanzia, decisi di rispedirle indietro e di cambiare marca, passando a delle Lexar 633x da 16Gb. Qui un altro problema: non erano sufficientemente veloci per registrare i video. Ma c’era un altro documentario da registrare, dunque ho resistito un po’, ma ho pure mandato indietro pure quelle. E nel frattempo una vecchia scheda che per due anni non mi aveva mai dato problemi, ha mostrato lo stesso sintomo: i video erano illegibili. Dunque, avendo più una sola scheda di memoria per la mia macchina fotografica, ho deciso di fare il balzo di qualità ed acquistare due schede di memoria SanDisk Extreme Pro da 64Gb. Perfettamente funzionanti, quando un giorno un video, dopo averlo trasferito sul computer, risultava corrotto. Stufo di pensare che fosse la scheda di memoria, ho sospettato del mio lettore di schede di memoria USB. A dir la verità, ogni volta che lo inserivo, insieme con la scheda di memoria, perdeva il contatto, facendo scomparire e riapparire dal computer la scheda. Cioè era come se, nel momento in cui stava inizializzando la scheda, qualcuno la estraesse per poi rimetterla appena dopo. E pertanto, dato che comunque i miei file per me sono importanti, ho deciso di dotarmi di un nuovo lettore di schede di memoria. Da un lettore Hama di appena sette euro, che mi ha servito bene per circa 3 anni, sono passato ad un nuovo lettore di schede di memoria Lexar Dual Slot. Da allora non ho più avuto problemi di distacco spontaneo della scheda di memoria, la quale funziona perfettamente. Probabilmente il problema risiedeva fin dall’inizio nel lettore, ma siccome questo funzionava il più delle volte, non lo avevo affatto considerato.
La mia gestione consiste nell’utilizzare tre hard disk esterni. Nel primo, un Samsung da 3Tb, trasferisco tutti i file direttamente dalla scheda di memoria. Il secondo, un WDRed da 4Tb, mi serve come archivio su cui immagazzino tutti i dati, contemporaneamente al primo hard disk. Ed infine il terzo hard disk, sempre un WDRed da 4Tb, funge da copia del precedente, ma si trova nella casa dei miei genitori. Finito il progetto a cui sto lavorando, elimino i file sia dalla scheda di memoria, e, di anno in anno, dall’hard disk Samsung, in modo da tenerlo sempre piuttosto capiente per i prossimi progetti.
Spero di essere stato chiaro, ma se aveste dei dubbi non esitate a lasciare un commento qui sotto all’articolo, che se lo avete trovato interessante vi invito a condividere: magari interesserà anche altri. Inoltre se non volete perdere i prossimi articoli iscrivetevi al mio blog!