Il bilanciamento del bianco

Quante tonalità di bianco conoscete? Sicuri che il bianco è sempre bianco? In realtà ci sono molte tonalità di bianco, ed è difficile esserne sicuri quando il nostro cervello ci inganna nel vedere del bianco quando in realtà ha un’altra tonalità.

Potremmo fare un piccolo esperimento della durata di un giorno per accorgerci che il nostro cervello ci inganna. Se avessimo con noi un foglio di carta la mattina, od ad ora di pranzo, al tramonto, od alla luce di una lampadina, noi vedremmo tale foglio sempre bianco. Ma in realtà se potessimo accostare i vari bianchi, questi avranno colori diversi. Questo perché le diversi fonte di luce, dal sole all’alba al tramonto alle varia lampadine esistenti nelle nostre case, hanno diverse temperature di colore. Il nostro cervello fa del proprio meglio per eliminare questi segnali sfalsati provenienti dal mondo esterno. Lo si può vedere anche nelle nostre città dove gradualmente si stanno sostituendo i vari lampioni dalle lampadine ad incadescenza che generano una luce “calda”, arancione, a quelli con lampadine a LED che generano una luce più “fredda” blu, ma, se stessimo per un certo periodo di tempo al di sotto di una delle due, il foglio risulterebbe di nuovo perfettamente bianca.

Le temperature, misurate in Kelvin e date dal rapporto tra la costante dello spostamento di Wien e la lunghezza d’onda della massima radiazione emessa da un generico corpo, di alcune sorgenti di luce sono di seguito elencate, ma tuttavia le misurazioni sono buone a livello generale, ma nello specifico ci possono essere delle grandi variazioni:

  • Candele: 1800K;
  • Lampadina ad incandescenza: 3000K;
  • Lampadina fluorescente: 3000K;
  • Sole all’alba: 3000K;
  • Luce della Luna: 4000K;
  • Lampadina LED: 5000K;
  • Luce del giorno (mezzogiorno): 6000K;
  • Flash: 6000K;
  • Giornata nuvolosa: 6500K.

In questo caso temperature più basse sono considerate “calde”, cioè che diffondono una luce calda, con una colorazione tendente all’arancione. Temperature più alte invece sono considerate “fredde”, cioè che diffondono una luce fredda, tendente al blu.

Il nostro cervello automaticamente si adatta alla diverse gradazioni di temperatura, ma si confonde quando vi sono in gioco diverse temperature. Lo stesso succede alla nostra macchina fotografica, quando applica il considetto bilanciamento del bianco automatico. Questa modalità automatica è, come il resto degli automatismi, tratta in errore, dunque è importante conoscere, tramite il manuale della fotocamera, come impostarla manualmente in certi particolari casi. Come quello seguente.
Nella foto seguente è quello che la fotocamera ha ritenuto opportuno come bilanciamento del bianco, ma è completamente in errore:
2015-02-27_11_11_31_IMG_5171_b

Il vassoio contenente il pollo, che dovrebbe essere bianco, è in realtà rosa, e tutta la foto ha una tinta rosa. Questo perché la luce diffusa dalle lampadine presenti nella macelleria proveniva dal resto della carne presente nei banconi, avendo dunque una colorazione rosa. Durante lo sviluppo della foto sul computer si è potuto aggiustare la temperatura del colore ad una tonalità più veritiera, come nella foto seguente:

Cutting the chicken

La maggior parte dei casi la macchina fotografica fa tuttavia una lavoro egregio nell’indovinare la temperatura di colore più opportuna per il nostro soggetto. Per il caso invece riportato sopra in cui la temperatura è completamente errata vi sono due vie. La prima è di aggiustare il bilanciamento del bianco direttamente nella fotocamera, ma ciò comporta anche dover fidarsi di uno schermo da tre pollici, in condizioni di luce già non idonee (per questo stiamo cambiando il bilanciamento), ed occorre fare alcune prove prima di azzeccare la temperatura giusta, oppure avere con se altri oggetti per appurare la corretta temperatura, fotografando degli oggetti neutri. Un’altra via, la più semplice, è quella di aggiustare la temperatura sul computer, con il file nel formato RAW, che ci permette grandi possibilità nel modificare il bilanciamento del bianco in condizioni più ottimali: schermo più grande, ed illuminazione idonea.

Se ci sono sorgenti di luce con diverse temperature, come per esempio nella foto seguente la Luna, lampadine ad incandescenza ed a LED, oppure si usa il flash in situazioni in cui vi sono altre sorgenti luminose, alcune parti della foto saranno per cause di forza maggiore di un colore diverso, indipendentemente dal modo in cui si imposta il bilanciamento del bianco.
Caltabellotta, Sicily, under a full moon.

Alcune soluzioni possono essere di modificare manualmente il bilanciamento del bianco in ogni punto della foto, in modo da ottenere un’illuminazione più uniforme possibile, ma allungando i tempi dello sviluppo e può non valere la pena per via del tempo speso su ogni singola foto.

Il flash e la luce del giorno hanno una temperature di colore simile, quindi si può usare il flash all’aperto senza la necessità di dover applicare dei gel sul flash. Se si scatta invece una foto col flash in un ambiente illuminato da sorgenti luminose calde (temperature più basse), avremo il soggetto illuminato dal flash più freddo, tendente al blu, rispetto allo sfondo, illuminato dalle luci calde, tendenti all’arancione. Per avere dunque un miglior risultato è opportuno far rimbalzare il flash sul soffitto o sulla parete, od attraverso un diffusore, in modo che la luce del flash sovrasti quella presente naturalmente. Oppure si può optare di applicare sul flash, cioè sulla luce che possiamo controllare, dei gel in modo da uniformare la temperatura, che andremo ad impostare sulla nostra fotocamera tenendo in considerazione le luci artificiali. Tipicamente si usa un gel di colore arancione per unificare la temperatura del flash alla temperatura delle lampadina ad incandescenza od al sole al tramonto, oppure un gel verde quando si hanno delle lampadine a fluorescenza. Tuttavia questi casi necessitano di un po’ di sperimentazione, prima di iniziare a fotografare.

Generalmente le persone sono più attratte a toni più caldi come per esempio quella creata dal sole nelle due ore precedenti il tramonto. Questo è il periodo detto della golden hour (l’ora dorata), dove la luce è calda, diffusa, e non abbagliante. Questo tipo di luce è la migliore per la maggior parte delle foto, dai ritratti, alle foto paesaggistiche. Inoltre è la più idonea per risaltare i colori autunnali, come nella foto seguente.
Fall colors

Spero di essere stato chiaro, ma se aveste dei dubbi non esitate a lasciare un commento qui sotto. Se invece avete trovato utile questo articolo, lasciate un mi piace e condividetelo: magari potrà essere utile ad altri. Inoltre se non volete perdere i prossimi articoli, iscrivetevi al mio blog!


2 risposte a "Il bilanciamento del bianco"

  1. ora so di piú teoreticamente fallo capire al mio apparecchio fotografico sará davveró un’impresa che fará le differenze di certo so delle differenze fra i gel colorati e quello per capelli…

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    1. Le fotocamere attuali fanno un egregio lavoro nell’azzeccare il bilanciamento del bianco. Ma come consiglio nell’articolo, se c’è da modificare, meglio scattare sia in RAW che Jpeg: è molto più semplice farlo sul computer!

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