Fotonotizie di Maggio

Il mese di maggio è stato uno dei mesi più tranquilli dal punto di vista di nuove fotocamere, ma pieno di molte curiosità che in un futuro potrebbero esere più o meno utili. Andiamo ad analizzarle nel dettaglio.

Attrezzatura

Un nuovo obiettivo dopo 25 anni

Canon ha annunciato e lanciato sul mercato il nuovo obiettivo EF 50 mm f/1.8 STM, aggiornando il predecessore, il quale era stato introdotto nel dicembre del 1990, diventando il secondo obiettivo più vecchio che era ancora in produzione, almeno fino alla sua definitiva sostituzione. Il nuovo obiettivo è caratterizzato da:
– un attacco in metallo (il predecessore era in plastica);
– “super spectra” rivestimenti per le lenti, per ridurre le aberrazioni cromatiche e l’effetto flare quando puntato in direzione di punti luce potenti;
– una distanza minima di messa a fuoco di 35 cm (45 cm nel predecessore);
– un diaframma composto da 7 lamelle arrotondante (solo 5 nel predecessore).
Il peso è leggermente aumentato, passando da 130g a 160g (ma vi sfido a sentire una tale differenza), ma in questo rientra il nuovo meccanismo di messa a fuoco STM, per una messa a fuoco più silenziosa rispetto al tipico rumore da “trattore” del predecessore, quindi ideale se si volessero registrare dei video. È disponibile ad un prezzo che si aggira ai €150.
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Una nuova fotocamera Pentax

Ricoh ha annunciato la loro ultima DSLR, la Pentax K-3 II. Questa fotocamera è equipaggiata con:

  • sensore CMOS APS-C da 24.35Mp;
  • stabilizzazione dell’immagine fino a 4.5 stop;
  • simulatore filtro anti-aliasing regolabile;
  • schermo LCD da 3.2″;
  • doppio scompartimento per schede di memoria SD;
  • 27 punti di messa a fuoco, di cui 25 del tipo cross-type;
  • gamma ISO da 100 a 51200;
  • scatti in raffica fino a 8.3 scatti al secondo;
  • GPS.

Le peculiarità di questa fotocamera consistono nel fatto che sfrutta il meccanismo della stabilizzazione dell’immagine per produrre un’immagine ad alta definizione, ma con la stessa risoluzione di 24.35MP: in rapida successione scatta quattro fotografie traslando il sensore di un solo pixel in tutte le direzioni, combinandole poi in un’unica immagine. Il GPS, oltre a geolocalizzare le foto, inserendo nei loro dati anche le coordinate insieme all’altitudine, viene utilizzato dalla fotocamera, insieme al meccanismo di stabilizzazione, per seguire le stelle ed i pianeti mentre si stanno fotografando. Sicuramente una fotocamera “rivoluzionaria” sotto questo punto di vista. Sarà disponibile in estate.
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Leica introduce una fotocamera che scatta solo in BW

Leica ha annunciato per un prezzo di circa $7450 la loro nuova fotocamera M Monochrome (Type 246), che scatta foto solo in bianco e nero senza alcun filtro o manipolazione dell’immagine. Semplicemente il sensore non è provvisto di un filtro di colori, lasciando affermare a Leica che le foto saranno “100% più nitide con brillantezza e contrasti dettagliati che eccedono le immagini prodotte da sensori colorati”. Tra le caratteristiche tecniche si annoverano un sensore CMOS da 24Megapixels con un valore di ISO massimo pari a 25000. Inoltre è capace di registrare video in FULLHD, focus peaking, una tecnologia che tramite lo schermo della fotocamera, evidenzia le zone di messa a fuoco. Durante l’estate saranno lanciati nuovi filtri gialli, arancioni e verdi.
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Nuove frontiere per la virtual reality

Google ha annunciato un nuovo sistema per la realtà virtuale, chiamato Jump, che usa una speciale attrezzatura ideata insieme a GoPro. Ben 16 fotocamere GoPro disposte su un cerchio per riprendere a 360° qualsiasi scena, per il costo totale solo per le fotocamere di circa €8000!!! Questa nuova invenzione vanta anche una sincronizzazione delle fotocamere, controllo multi-camera, ed una prolungata durata della batteria. Cliccando sull’immagine potete vedere il primo video realizzato con questa tecnica.
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Nuove modalità di scatto da Nikon

Probabilmente Nikon ama i nostri amici a quattro zampe, a tal punto da farli diventare dei fotografi ideando per loro un nuovo modo per scattare foto: tramite il cuore. Può sembrare romantico, ma la scienza dietro a questo progetto prende in considerazione il battito cardiaco del nostro Fido. Infatti lo strumento prevede un collare che monitora il battito cardiaco e la speciale protezione per la fotocamera. Il collare trasmette via bluetooth il valore del battito ad uno schermo OLED sulla fotocamera, e tramite i pulsanti si imposta per quale soglia di battito, e dunque di eccitamento, far scattare la foto. Ogni volta che il vostro cane sarà eccitato, ed il suo battito cardiaco supererà tale soglia, avrete una foto di ciò che sta facendo battere forte il suo cuore. Nikon ha testato il nuovo sistema su un cane chiamato Grizzler, che loro chiamano “the phoDOGrapher”. Ancora però nessuna notizia se questo sistema sarà messo in vendita al grande pubblico. Di seguito il video realizzato.

Curiosità

Questa fantastica foto è stata semplicemente scattata

Tutto ha inizio quando il giornale danese De Volkskrant ha assunto lo studio di design Lernert & Sander per fare una foto di cibi diversi per un numero speciale sul cibo. La cosa più strabiliante è che la foto non è stata affatto manipolata durante la post-produzione, ma contiene “naturalmente” ben 98 cibi diversi tagliati in cubi da 2.5cm di lato: perfettamente. Hanno utilizzato qualsiasi tipo di cibo (li riconoscete tutti?), ed i loro autori hanno messo in vendita sul loro sito una edizione limitata di questa foto, firmata, per il prezzo di €500. Cliccando sull’immagine si può accedere alla foto in alta risoluzione del loro sito: semplicemente un altro esempio di come basta solo una macchina fotografica, senza alcuna post-produzione.
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Un timelapse realizzato da migliaia di fotografi

Alcuni ricercatori hanno scoperto un modo per realizzare dei timelapse da immagini trovate sul web. I ricercatori in questione sono dell’Università di Washington e di Google, ideando un algoritmo che ricerca su Internet le fotografie di uno stesso scenario, le allinea e le riarrangia in ordine cronologico per creare un timelapse che dimostra come i paesaggi naturali (con ghiacciai che scompaiono) e città (con nuovi grattacieli costruiti – vedete l’opposizione?) cambiano nel tempo. Sono riusciti a trovare oltre 86 MILIONI di foto e le hanno divise per luoghi importanti e punti di vista più comuni. Una volta ordinate per ordine cronologico, hanno realizzato circa diecimila sequenze timelapse, le quali “creano un nuovo paradigma per visualizzare i cambiamenti globali. Non appena più foto saranno disponibili online, questo genere di timelapse visualizzeranno periodi ancora più estesi, mostrando cambiamenti ancora più drastici”. Se volete sapere di più, cliccate qui per l’articolo in cui si spiega in dettaglio il metodo utilizzato.

Primo lungometraggio realizzato interamente con uno smartphone

Il primo lungometraggio, interamente girato utilizzando solo un iPhone, sta per arrivare nelle sale cinematografiche. Intitolato “Tangerine”, il regista e creatore Sean Baker ha usato il suo iPhone 5 per girare l’intero film. Ha dichiarato che il maggiore beneficio di ciò è che per girare scene in luoghi pubblici non è stato necessario alcun permesso speciale (n.d.a. invece chi ha una DSLR od una videocamera è spesso avvicinato da poliziotti e guardie ignoranti solo addestrate a cercare di rimpinguare le casse comunali). Il film ha debuttato al festival Sundance ed ha ricevuto ottime critiche dal “Times”. Di seguito il trailer.

Altro capolavoro realizzato con uno smartphone

Un noto fotografo, Benjamin Von Wong, è stato ingaggiato dalla compagnia cinese Huawei per realizzare la “foto più pazza” che potesse pensare, utilizzando solo il nuovo smartphone P8. Pur dando piena libertà creativa, vi erano delle semplici regole da seguire. Le foto dovevano essere realizzate con la nuova funzionalità del cellulare “Light Painting”, la modella doveva essere circondata dal fuoco, e soprattutto nessun lavoro di post-produzione su Photoshop. Lo smartphone utilizza una tecnica di sovrapposizione per simulare l’effetto “lunga esposizione”: più o meno l’idea base di una foto di una foto con star trail, di cui cliccando qui ne trovate un esempio. Il cellulare dunque scatta continuamente delle foto per un tempo indefinito, ed infine le sovrappone creando una foto simulata di “lunga esposizione”. Von Wong fa notare nel suo articolo che “anche nelle migliore delle circostante il fuoco è uno degli elementi più difficili da fotografare. Non solo è pericoloso, ma la sua luminosità varia con il tempo”. Aggiunge anche che “lunghe esposizioni risultarebbero in foto mosse, ed il forte contrasto tra il soggetto e le fiamme tipicamente significa che occorre una macchina fotografica con una straordinaria gamma dinamica” cosa non possibile in una DSLR, figurarsi in uno smartphone. Per realizzare le foto che vedete di seguito ecco il suo procedimento: ha illuminato i pilastri e lo sfondo della scena per farlo risaltare, e poi ha aggiunto un flash sopra la modella per illuminarla per congelare il suo movimento.
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Vorrei vederti tra cent’anni… più o meno!

Quando è stata filmata mentre si stave esibendo come ballerina durante il rinascimento di Harlem negli anni ’30 e ’40, Alice Barker non sapeva che si sarebbe rivista all’età incredibile di 102 anni per la prima volta! Chi ha mostrato il video all’ex-ballerina è stato Mark Cantor, collezionista di “Soundies”, che aveva un filmato della signora Barker sul sito “jazz-on-film.com”. Nella descrizione del video si legge che “nonostante avesse ballato in numerosi film, pubblicità, e show televisivi, lei non ha mai visto nessun di quei filmati e tutte le sue foto e i memorabilia, con il tempo, sono scomparsi”. Alice Barker ha ballato nei migliori club, come The Apollo, per delle leggende del calibro di Frank Sinatra, Gene Kelly, e Bill Robinson. Ovviamente la sua reazione lascia senza parole, per via del suo sorriso rivedendosi e ricordando quei giorni come ballerina. Ha dichiarato che “ero solita ripetermi che ero pagato per fare qualche cosa che a me piaceva, e che avrei fatto anche gratuitamente perché mi sentivo bene mentre ballavo. Perché in quella musica mi lascio trascinare”. Ecco il video della rivelazione e perché è importante conservare i filmati e possibilmente stampare le foto, piuttosto che lasciarli solo in formato digitale.

Vorrei vederti tra cent’anni… un’altra storia di centenari

Un’altra storia che riguarda dei centenari, ma questa volta parliamo di foto. Sì, perché delle immagini scattate utilizzando il processo di “autochrome” nel 1913 sono in mostra al Media Museum di Bradford, UK. I fotografi mostrano i primi giorni in cui è comparsa la fotografia a colori. Autochrome era uno dei primi metodi utilizzati: impiegava delle lastre di vetro ricoperto in amido di patate per filtrare le immagini con i coloranti. Il set in questione è stato ripreso dal fotografo ed ingegnere inglese Mervyn O’Gorman, che ha ritratto sua figlia Christina in un vestito rosso acceso. Avete ancora tempo fino al 21 giugno per andare a fare una visita al museo.
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La serie 5D di Canon compie 10 anni

Canon ha iniziato i festeggiamenti per il decimo anno dal lancio della prima fotocamera della serie 5D. Questa serie è stata inserita per essere un’alternativa più ergonomica e fruibile a fotografi professionisti e non. Il primo esemplare fu lanciato sul mercato nel settembre del 2005, ed era caratterizzato da un sensore da 35mm CMOS con ben 12.8 Megapixels (!!!), offerta ad un prezzo intorno ai tremila euro, caro, ma piuttosto competitivo considerando che l’unica alternativa era fino ad allora la 1D. Nel novembre del 2008 la linea ha subito un aggiornamento introducendo per la prima volta nelle DLSR la funzionalità video in fullHD, oltre ad un aumento considerevole del numero dei megapixel (21.1). La fotocamera fu usata in diversi film, sia corto che lungo metraggi, e molti show televisivi. E tutt’ora è una delle fotocamere più desiderate dai fotoamatori.
Nel 2012 Canon introduce la terza versione della serie, la 5D Mark III, con un leggero aumento del numero di megapixel, ma soprattutto migliorando la qualità dell’immagine sia nelle foto che nei video. Inoltre aveva un nuovo meccanismo di messa a fuoco ed uno scatto in raffica idoneo ad essere utilizzato per soggetti in movimento. Da molti è stata definita la migliore all-around DSLR, ed anche questa ha filmato scene famose di molti film di produzione importante, come la precedente versione.
Infine quest’anno, Canon ha aggiunto alla serie 5D due versioni con risoluzioni estreme di ben 50.6 Megapixels. Buon compleanno 5D!!!
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I due giganti bianchi

Un gruppo di fotografi ed appassionati alpinisti hanno deciso di dedicare un tributo alla montagna più alta d’Europa (almeno secondo alcuni) e la vetta più alta delle Alpi: il Monte Bianco, anche in occasione dell’apertura della nuova funivia che permette di arrivare alla vetta a chiunque. Sponsorizzati da Canon, Sandisk, e Clauss, il team prevalentemente italiano ha scattato oltre settantamila immagini con una EOS 70D, insieme all’obiettivo EF 400mm F2.8 L Is USM, il tutto montato su un supporto idoneo a 3500m sul livello del mare, e con temperature dell’ordine dei -10°C, ed hanno lavorato oltre 2 mesi per ottenere l’immagine finale, visibile sul sito che prende il nome del progetto In2White. Il team però non si vuole fermare qui. Anzi, ha già in mente di tornare sul Monte Bianco per rifotografarlo magari con la nuova 5DS da 50.6 megapixel. Di seguito il trailer dell’impresa.

Al prossimo mese con altre novità e curiosità!


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