Giugno si è chiuso con discussioni roventi e sconvolgimenti tali da fare tentennare anche i più fedeli utilizzatori di fotocamere Canon (ed anche Nikon). Sony ha annunciato quella che potrebbe presto diventare la fine delle DSLR classiche, se rispetterà le promesse annunciate. Nel frattempo ci sono state anche bagarre legali tra una cantante ed un fotografo. Lo spettro di un’Europa sempre più ostile si fa avanti anche sul mondo della fotografia. Questo ed altro in questo articolo!
Attrezzatura
La nuovissima Leica Q Type 116
Leica ha annunciato la nuova fotocamera Leica Q (Type 116). Sarà equipaggiata con un sensore da 35mm da 24 megapixel, con gamma di sensibilità ISO da 100 a 50000. Può scattare in raffica fino a 10 scatti al secondo in RAW, registrare video FullHD fino a 60fps. L’otturatore meccanico, con cui è equipaggiata, è capace di scattare con tempi di esposizione fino a 1/2000 di secondo, con l’opzione di un otturatore elettronico che permette di scattare anche a 1/16000 di secondo! Include la connettività Wi-Fi, la possibilità di scattare in Live View e di visualizzare quale parte della foto è messa a fuoco: riguardo la messa a fuoco automatica Leica afferma che è la più veloce di tutte le fotocamere a pieno formato compatte presenti sul mercato. Sarà venduta con un obiettivo stabilizzato Summilux 28mm f/1.7 ASPH con minima distanza di messa a fuoco di appena 17cm. La fotocamera è dotata di un mirino elettronico EVF (electronical view finder) da ben 3.68 megapixel, in grado di mostrare le linee di cornice per campi visivi da 35mm e 50mm, salvando le relative immagini in JPEG, ma salvando comunque lo scatto in RAW proveniente dall’obiettivo da 28mm. È già disponibile per un prezzo di €3.995,00. Cliccando sull’immagine si può visualizzare la galleria di immagini.
Nuovo schermo per una nuova GoPro
GoPro ha ufficialmente aggiunto alla sua linea di fotocamere, la HERO+ con schermo LCD. Essa va ad affiancare la fotocamera HERO, quella di base, e sarà compatibile con gli accessori precedenti. Ha anche ricevuto un incremento in risoluzione, scattando ora immagini da 8 megapixels, contro i precedenti 5, e video in FullHD a 60fps. Include connettività Wi-Fi e Bluetooth e supporta le schede di memoria MicroSD da 64Gb. Sarà disponibile in Italia dal 12 luglio.
Lo scaccomatto di Sony: la a7RII
Sony ha dato lo scaccomatto a Canon e Nikon, annunciando la regina delle fotocamere, almeno per quanto riguarda i desideri di molti fotografi e videografi, la a7RII. Ecco le specifiche tecniche:
- sensore retroilluminato da 42.4 megapixels;
- gamma ISO fino a 102,400;
- processore BIONZ X;
- ben 399 punti di messa a fuoco a rilevamento di fase, e 25 punti di messa a fuoco con rilevamento di contrasto;
- scatto a raffica di 5 scatti al secondo;
- nessun filtro passa-basso, che migliora la nitidezza dell’immagine;
- possibilità di registrare video internamente a 4k (quattro volte il normale FullHD), con diversi formati di codec disponibili, tra cui S-Log2 Gamma e S-Gamut;
- fino a 120fps in 720p.
Questa fotocamera è essenzialmente ciò che gli utilizzatori della Canon 5D mark III stanno aspettando da Canon da almeno un intero anno, e se Canon non sarà in grado di almeno equiparare queste specifiche tecniche, molti professionisti nel mondo della fotografia e della videografia faranno il definitivo cambio verso i sistemi SONY.
Sotto è disponibile un video di presentazione:
Nuove compatte, ma con prestazioni da urlo per Sony
Sony ha anche annunciato due nuove fotocamere per la loro linea RX: la RX100 IV e la RX10 II. Entrambe sono equipaggiate con il “sensore Exmor RS CMOS, primo al mondo del tipo stacked con avanzati sistemi di processione del segnale unito con un chip di memoria DRAM”, secondo le parole di Sony. Questo permetterà di avere dei frame rate di ben 960fps alla risoluzione di 1280×800 pixel, 480fps a 720p, e ben 240fps in FullHD! Entrambe le fotocamere possono registrare video nel formato 4k. Per quanto riguarda il lato fotografico, la RX100 IV può scattare in raffica fino a 16 scatti al secondo, mentre la RX10 fino a 14 scatti al secondo. La gamma ISO va da 100 a 12800 ed hanno un otturatore elettronico per scattare fino ad 1/32000 di secondo. La RX100 IV ha un obiettivo con lunghezza focale equivalente di 24-70mm con apertura nativa massima di f/1.8, mentre la RX10II ha un obiettivo superzoom, di lunghezza focale 8.8-73.3mm (equivalenti nel formato da 35mm ad uno zoom 24-200mm) con apertura massima nativa di f/2.8. Disponibili da fine luglio.
Il primo obiettivo zoom ad apertura costante da f/2 per sensori da 35mm
Sigma ha stupito ancora per quanto riguarda l’annuncio di un nuovo obiettivo zoom molto luminoso: il nuovissimo obiettivo della serie ART 24-35mm f/2 DG HSM. Tale obiettivo è, detto da Sigma, come avere tre obiettivi fissi (24mm, 28mm e 35mm) in uno zoom. È il primo obiettivo al mondo per fotocamere con sensori da 35mm che ha un’apertura così luminosa (f/2 è quattro volte più luminoso di un obiettivo venduto insieme ad una qualsiasi fotocamera, ed è due volte più luminoso rispetto al classico f/2.8, clicca qui per scoprire di più sull’apertura del diaframma). Il diametro della filettatura per i filtri è di 82mm, è costruito con 18 elementi divisi in 13 gruppi, ha una minima distanza di messa a fuoco di ventotto centimetri e pesa 940 grammi. Un po’ pesante, ma pensando che potrebbe sostitutire ben 3 obiettivi diversi, non è poi così male. È stato ispirato dal ben noto Sigma 18-35mm f/1.8 (A) AF DC HSM per sensori APS-C, tuttavia il corto zoom del nuovo obiettivo ha lasciato una reazione tiepida tra la comunità. Infatti il Sigma 18-35mm f/1.8 (A) AF DC HSM
ha comunque una gamma di lunghezze focali un po’ più utili, se equiparate alle lunghezze focali equivalenti nel formato da 35mm. Infatti 18-35 si traduce in obiettivo di 28-56mm, una gamma molto più sfruttabile rispetto a solo 24-35mm. Tuttavia se non volete portare con voi tre obiettivi fissi, ma solo un obiettivo ed avere la possibilità di scattare anche in condizioni di scarsa luminosità, o volete un buon sfocato, questo obiettivo farà per voi.
L’evoluzione della fotocamera dello smartphone (o di un tablet)
Il noto marchio DxO Labs, per il suo sito dove si possono trovare cataloghi delle caratteristiche tecniche e prove sperimentali di molti obiettivi e fotocamere, ha introdotto una nuova fotocamera, la DxO ONE, indirizzata esclusivamente ai possessori di un dispositivo portatile (tablet o smartphone) Apple. La fotocamera consta di un sensore da 20.2 megapixels che si attacca al dispositivo tramite la porta Lighting. Il sensore è lo stesso di quello presente nelle fotocamere mirrorless Nikon 1, di un pollice di diagonale, ed è equipaggiato con un obiettivo di lunghezza focale equivalente di 32mm f/1.8. Il corpo è ruotabile intorno al connettore Lighting permettendo di assumere comodamente posizioni non convenzionali. L’otturatore ha una gamma da 15 secondi ad 1/8000 di secondo, ed il sensore ha una gamma ISO da 100 a 51200. È in grado di registrare video in FullHD a 30fps od in 720p a 120fps. La messa a fuoco è a rilevazione di contrasto con riconoscimento facciale, ed è in grado di scattare sia in RAW che in JPEG, salvabili sul dispositivo (solo quelle JPEG) o su una memoria esterna inseribile nella fotocamera (foto RAW). Particolare il formato “SuperRAW” che permette di avere scatti di qualità migliore, ottenuti dall’unione di quattro scatti singoli. Tuttavia questo formato è leggibile solo nei software sviluppati da DxO Labs.
La batteria agli ioni di litio è interna ed è caricabile tramite porta micro-USB, sfruttabile anche per lo scambio di foto con un computer. Una carica può dare fino a 200 scatti. È compatibile con qualsiasi dispositivo Apple su cui è installato iOS 8 ed aggiornamenti, e con una connessione lighting.
Ora viene la parte curiosa: DxO Labs ha effettuato su questa loro nuova fotocamera le loro prove, ed in modo non proprio sorprendente questa fotocamera ha ricevuto un punteggio paragonabile a quello di una DSLR con sensore da 35mm. Non solo ma scattando con il formato SuperRAW ha un punteggio perfino superiore. Prova per cui questi test di laboratorio devono essere sempre interpretati con un po’ di sale in zucca, e non accolti come dogmi!
L’obiettivo macro con lunghezza focale minima
Venus Laowa: l’obiettivo con lunghezza focale minima che offre capacità macro 1:1. L’obiettivo ha una lunghezza focale di 15mm con apertura massima di f/4, con la distanza minima di messa a fuoco di circa 47cm. Venus ha annunciato che “i fotografi possono mettere a fuoco molto vicino al soggetto e lasciare che il primo piano domini la scena insieme ad uno sfondo che parli dell’ambiente circostante il soggetto”. Nel retro dell’obiettivo vi è un meccanismo di traslazione per aggiustamenti di 6mm, permettendo ai fotografi di correggere la distorsione per paesaggi e fotografie architettoniche. Il diametro della filettatura per filtri è di 77mm ed ha un diaframma composto da 14 lamelle. Sarà disponibile per fotocamere Canon, Nikon, Sony, e Pentax. Cliccando qui sarà possibile vedere alcune immagini scattate con questo obiettivo.
Cattive notizie
Niente più foto di luoghi pubblici: addio alle foto delle vacanze!!!
L’Europa sta combinando un’altra delle sue leggi a dir poco strane ed in evidente contrasto con le caratteristiche che fanno uniche la cultura europea. Infatti si sta lavorando su un pacchetto di leggi che vietano di scattare delle foto e filmare luoghi pubblici senza una autorizzazione. Fino ad ora in molti paesi (quelli verdi nella mappa: quelli verde scuri inclusi le opere d’arte, mentre quelli più chiari solo per gli edifici) era possibile scattare delle foto o registrare dei video anche per uso commerciale del prodotto fotografico e videografico. È sorprendente come in Francia, Belgio, Lussemburgo Ucraina e Bielorussia, ma soprattutto Italia e Grecia, con i tanti siti Unesco ed i meravigliosi palazzi, sia assolutamente vietato fotografare o registrare dei video. Si può discutere sul fatto che comunque questa legge non viene applicata così tassativamente, ma lo può essere, sia per prodotti commerciali che non! Dunque le foto scattate per le vostre vacanze in ciascuno di questi paesi possono essere citate a giudizio per violazione del diritto d’autore. Ciò che rende sorprendente, e sta lasciando col fiato in sospeso molti, è il fatto che il Parlamento Europeo il 9 luglio voterà una proposta di legge per estendere a tutti i paesi dell’Unione proprio le leggi più restrittive. Questo, oltre ad intasare ancora di più i tribunali e forse a rimpinguare alcune casse statali, può rappresentare un serio colpo al turismo nell’Unione Europea con il relativo malcontento. Si può fare ancora qualcosa però: su change.org è possibile firmare la petizione contro l’approvazione di questa ennesima legge truffa dall’Unione Europea, e proporre che la legislazione più favorevole, quella vigente in paesi come la Germania e la Polonia sia invece applicata a tutta l’Unione Europea. Cliccando qui si possono trovare maggiori informazioni in merito.
Taylor Swift ruba le foto dei fotografi
Ha campeggiato in diverse testate giornalistiche la reazione di Taylor Swift contro Apple, rea di non pagare gli artisti durante il periodo di prova del nuovo servizio Apple Music, di streaming online. La reazione dell’artista è stata talmente forte che Apple ha concesso il pagamento agli artisti durante quel periodo di prova (gratuito per gli utenti) riscuotendo grande successo nel mondo della musica. Tuttavia questa reazione ha trovato in disaccordo, accusando la cantante di una enorme ipocrisia, il fotografo Jason Sheldon, che ha pubblicato una lettera aperta (leggibile cliccando qui) dove accusa la cantante ed il suo management di sfruttare il loro lavoro senza alcun compenso, ed anzi vietando loro l’utilizzo delle proprie foto, pena la distruzione dei supporti digitali ed analogici in cui sono presenti le foto! Praticamente il contratto implica la cessione di tutti i diritti, senza alcuna compensazione, al management di Taylor Swift, in modo perpetuo e per tutto ciò che non abbia un fine non-commerciale. Praticamente lo stesso che la Apple stava per fare con le canzoni, offrendole gratuitamente per tre mesi agli utenti, senza pagare gli artisti. La situazione è ancora in fase di sviluppo con diverse controrisposte, ma ancora non si è trovata una soluzione. Taylor Swift inoltre non ha ancora dato alcuna risposta né tantomeno di avere riconosciuto l’errore. È una storia che arroventerà l’estate! Di seguito il contratto incriminato con i punti sensibili evidenziati.
Curiosità
Come fotografare la finale di Champions League
Vi siete mai chiesti cosa significa fotografare una finale? Ebbene il fotografo Joel Marklund dell’agenzia fotografica svedese Bildbyrån ha pubblicato un video in cui riassume la giornata in cui ha fotografato la finale di Champions League tra Juventus e Barcelona, vinta da quest’ultima per 3 a 1. Ha usato una GoPro per documentare la giornata, dalla sua sveglia per prendere il volo alle 4 di mattina, fino al suo ritorno, passando dal debriefing pre-partita, all’installare le fotocamere dietro la porta, e caricare le foto sul sito dell’agenzia. Lo si può vedere avere con lui sempre due fotocamere con due obiettivi diversi. Nel video, che trovate qui sotto, sono anche visibili le foto che lui stesso ha scattato della finale.
Un passato che non c’è più
Il fotografo russo Ralph Mirebs ha pubblicato un set di immagini di cosa è rimasto del programma sovietico del loro programma sovietico. Egli è riuscito ad entrare nell’hangar abbandonato del cosmodromo di Baikonur, casa, o meglio cimitero, dei due vettori spaziali. Le foto ritraggono due dei cinque Buran che furono costruiti dall’Unione Sovietica, fino a quando le risorse finanziarie vennero a mancare nel 1993, ed il programma interrotto. Le foto possono essere viste sul sito del fotografo cliccando qui, o sull’immagine.
Cosa hanno trovato in quest’obiettivo?!
Roger Cicala, proprietario di LensRentals ha trovato una mosca all’interno di un Canon EF 24-105mm f/4 L IS USM. Ha riportato che è stato estremamente difficile toglierla, ed era molto difficile vederla con i propri occhi, ma la cosa più sorprendente era che la sua presenza non corrompeva le immagini. Infatti, oltre che notare che nessun obiettivo è veramente impermeabile agli agenti esterni, in quanto ci sono sempre delle fessure in cui si possono intrufolare polvere, detriti, e mosche, pur scattando decine di foto con varie impostazioni per riuscire ad identificarla, nelle foto non c’era nessun suggerimento che ci fosse una mosca nell’obiettivo. Questa è una delle foto scattate durante il smontaggio dell’obiettivo, ed altre sono visibili cliccando sulla foto.
Un telescopio composto da 10 obiettivi. Costo totale:
L’università di Toronto ha mostrato il loro telescopio astronomico composto da ben 10 obiettivi Canon EF 400mm f/2.8L IS II, per un costo totale di circa €100.000. Il telescopio era composto inizialmente da solo 3 obiettivi, nel 2013, e con il tempo ne sono stati aggiunti altri per migliorare l’abilità nel rilevare oggetti poco luminosi tipici delle galassie più distanti. È stato progettato per osservazione di superficie con ultra-bassa luminosità nello spettro visibile. Secondo l’università, il Dragonfly, questo il nome del telescopio, è in grado di osservare degli oggetti che i più grandi ed avanzati telescopi non riescono per via dei rivestimenti che si trovano nell’obiettivo prodotto da Canon, che aiutano a ridurre la dispersione della luce guadagnando in dettagli più nitidi. Cliccando qui è possibile visitare il sito sulle ricerche e le specifiche tecniche di questo fantastico telescopio.