Come scegliere la prima fotocamera

La scelta della prima macchina fotografica è sempre un passaggio molto travagliato. Siamo stati e ci saranno persone perse tra megapixel, punti di messa a fuoco, obiettivi kit e non, durata della batteria ecc. Per poi finalmente comprare un modello ed ecco che dopo 6 mesi esce una nuova fotocamera con funzioni, almeno sulla carta, migliori.

Prima di tutto non è la fotocamera che fa il fotografo, rivisitazione di un altro detto ben più popolare. Per questo vi suggerisco di vedere la playlist di DigitalRev, dove fotografi e videografi veramente professionisti, riescono a catturare delle belle immagini anche con le fotocamere dei giocattoli. Più prova di questa non esiste.

Fatta questa premessa, vi dico come io penso dobbiate scegliere la vostra prima fotocamera.

Innanzitutto quanto volete spendere. Se avete talmente tanti soldi che buttare via quindicimila euro non vi fa male al conto in banca, allora prendete la Canon EOS-1D X o la Nikon D4s, con gli obiettivi rispettivamente 11-24mm o 14-24mm f/2.8, 24-70mm f/2.8 (Canon, Nikon), e 70-200mm f/2.8 (Canon, Nikon), ed illudetevi di stare tranquilli. Il processore in quelle macchine fotografiche è lo stesso di una compatta molto recente: per esempio nella Canon EOS-1D X vi sono montati due processori DIGIC 5+, ed il JPEG finale è paragonabile alla Canon PowerShot SX60 HS che monta un processore addirittura più nuovo, il DIGIC6. Sicuramente non è solo questione di processore, ma influiscono anche obiettivi, sensori, ed anche condizioni di scatto. Ma questo per dirvi che non sono questi i punti su cui fare una scelta.



Se invece siete più normali, ed anche le differenze di decine di euro per voi sono importanti, allora prima ancora di tuffarsi in un mare di specifiche tecniche, chiedetevi: come mi vedo tra cinque anni? Questa domanda è importantissima ed ecco il perché.
Se non vi vedete con una borsa con almeno tre obiettivi diversi, flash esterno, diverse schede di memoria, almeno un hard-disk nella borsa, ed uno più capiente a casa, e tanto altro, allora non pensate neanche a prendere una fotocamera con obiettivi intercambiabili, cioè una DSLR. Piuttosto scegliete la comodità di una compatta più avanzata, la usate per padroneggiare i concetti base della fotografia, e solo dopo, se vi accorgete che siete limitati dalla fotocamera, fate il salto di livello. Poichè una DSLR con solo un obiettivo in dotazione produrrà immagini paragonabili ad una moderna compatta, con metà del prezzo, del peso, e dell’ingombro. Molte persone desiderano una DSLR perché fa professionale, ma ciò che hanno veramente bisogno è una fotocamera che dia migliori risultati di quella di un cellulare.

Ma state pur tranquilli che le foto prodotte da una fotocamera compatta di livello elevato, sono più che ottime per essere condivise con gli amici. Questa è ovviamente la mia opinione che è basata sulla mia esperienza personale: 6 anni fa, quando ho acquistato la mia prima macchina fotografica, non mi vedevo assolutamente a trasportare una borsa pesante, od anche solo una fotocamera piuttosto voluminosa. Ho preferito una compatta superzoom, con cui ho ingrandito questo canale, e ho raggiunto diverse migliaia di visualizzazioni. Ma nessuno mi ha mai detto che la qualità delle immagini fosse pessima.

Un altro enorme vantaggio delle compatte superzoom, come prima fotocamera, è l’enorme possibilità di scelta di lunghezze focali. Le più recenti raggiungono valori equivalenti nel formato di 35mm da capogiro, che ottenerli appunto sulle DSLR vi costa quanto una macchina. Il loro zoom vi da la possibilità di sperimentare diversi tipi di fotografia, da quella naturalistica, a quella paesaggistica, dandovi quindi l’opportunità di capire meglio le vostre preferenze ad un prezzo nettamente inferiore.

D’altro canto se comprate come prima fotocamera una DSLR siete limitati ad una ristretta gamma di lunghezze focali, da 18mm a 55mm, che vanno bene per la maggiore, ma scordatevi di fotografare soggetti più lontani.

Inoltre le compatte superzoom hanno tutti gli strumenti per darvi degli ottimi risultati. Molte danno anche l’opportunità di scattare nel formato RAW, con l’opportunità di sviluppare voi le foto che scattate.

Se invece vi vedete nel futuro con altri obiettivi oltre a quello in dotazione, e non vi dispiace doverli portare con voi dovunque andiate, o comunque sapete sfruttare anche un singolo obiettivo in qualsiasi modo vi inventate, allora l’acquisto di una DSLR è giustificato. Ma anche qui vorrei che teniate in considerazione alcune cose.

Prima di tutto non vi dovete perdere tra i megapixel. È vero che di norma la Nikon offre delle fotocamere con un più alto numero di pixel rispetto alla Canon, ma non sono questi i numeri che contano. I megapixel servono ben poco se non avete un obiettivo ottimo montato sulla vostra fotocamera.
E poi date un’occhiata alle macchine fotografiche veramente top di gamma: i loro megapixel non vanno oltre i 20! Come mai? Perché ciò che conta veramente è la sensibilità del sensore, ed il numero di cicli che l’otturatore può fare.

Partiamo dall’otturatore: questo è un elemento meccanico, che, come tutte le cose meccaniche, si usurano e quando ciò capita o pagate la riparazione, o comprate una nuova macchina fotografica. Ma nessuna preoccupazione: solo se siete degli amanti dei timelapse, arriverete al numero di cicli programmato per il vostro otturatore in anni, molto probabilmente. Ed allora, se avete comprato degli ottimi obiettivi, comprerete una fotocamera nuova, magari con sensibilità del sensore migliore.

Ed ora parliamo di questo secondo valore. Spesso le case produttrici pubblicizzano valori di sensibilità ISO molto alti, in pratica il valore massimo che il sensore è in grado di scattare. Ciò significa che si può scattare a quella sensibilità senza problemi? Assolutamente no! Un’aspettativa realistica è che la fotocamera riuscirà a darvi risultati buoni fino ad uno o due stop meno di quello pubblicizzato. Supponiamo che la massima sensibilità di un sensore sia 6400 ISO. Possiamo essere abbastanza sicuri che scatterà foto ottime fino ad un ISO pari a 1600, mentre a 3200 ci sarà parecchio rumore digitale, ed a 6400 la foto sarà solo rumore.
Può sembrare poco 1600, ma ricordate che se avete degli obiettivi luminosi, con aperture del diaframma di almeno f/2.8, 1600 ISO sarà più che sufficiente, per fare foto anche in condizioni di scarsa luminosità. Lo stesso non si può affermare dell’obiettivo in dotazione.

Ricapitolando: se volete crescere come fotografi più completi e non vi da fastidio trasportare con voi il vostro equipaggiamento, prendete una DSLR, che abbia la sensibilità del sensore più alta possibile. Se invece vi interessa fare solo delle buone foto e preferite rimanere leggeri optate per le compatte superzoom.


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